Documento dei parlamentari della sinistra

“Per un programma d’azione comune”

E’ sempre più necessario – di fronte alle politiche di destra e regressive che attraversano l’Europa e l’Italia (dal Jobs Act alla Buona Scuola, dalla legge elettorale alla riforma della seconda parte della Costituzione) dare vita nel Parlamento ad uno spazio di lavoro comune di deputati e senatori per un’iniziativa politica e legislativa per cambiare le politiche del nostro paese.

Per questo noi, deputati e senatori provenienti da divere esperienze politiche ci impegniamo a consultarci in modo permanente e a lavorare insieme nei prossimi mesi su alcuni temi di interesse comune.

Ci impegniamo altresì ad organizzare un tavolo di consultazione permanente con le forze e i movimenti sociali e sindacali, con l’associazionismo e le forze organizzate della società civile per discutere e condividere le priorità della nostra iniziativa parlamentare.

A tal fine ci impegniamo altresì a promuovere nei prossimi tre mesi 200 incontri in tutta Italia -almeno uno in ogni provincia- per discutere e condividere le nostre proposte ed iniziative parlamentari nel prossimo autunno.

Ci impegniamo a confrontarci e a consultarci su tutte le materie parlamentari comuni e a lavorare insieme, con proposte e iniziative concrete, su un “programma minimo” fatto di 6 punti. 

EUROPA

Un’iniziativa parlamentare – attraverso la presentazione di mozioni, ordini del giorno e proposte di legge- rivolta al governo italiano perché intraprenda in Europa una battaglia contro le politiche di austerità e per la revisione dei trattati e del ruolo della BCE al fine di favorire politiche di investimenti pubblici, politiche attive per il lavoro, la riconversione ecologica dell’economia, la democratizzazione delle istituzioni europee. In questo contesto ci impegniamo affinché nel nostro ordinamento costituzionale sia abrogato il principio del pareggio di bilancio e sia reso possibile lo svolgimento di referendum anche sui trattati. 

LAVORO E ECONOMIA

La battaglia – attraverso specifiche iniziative legislative – per un piano del lavoro fondato su una politica di investimenti pubblici e su un Green New Deal fondato sullo sviluppo di interventi sulle energie rinnovabili e la mobilità sostenibile, la lotta al dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza delle scuole. Ci batteremo per rivedere la delega sul lavoro e il Jobs Act e a promuovere politiche di difesa del lavoro, anche utilizzando gli strumenti della riduzione dell’orario di lavoro e i contratti di solidarietà.

DEMOCRAZIA

Ci impegniamo a continuare la nostra battaglia, nei prossimi passaggi parlamentari, sulla riforma della seconda parte della Costituzione, al fine di contrastare tutte quelle misure che rendono subalterno il parlamento al governo, riducono gli spazi della rappresentanza, rendono il Senato un’assemblea di nominati e – con il combinato dell’Italicum  – producono una deriva oligarchica del nostro sistema democratico che perciò ci impegniamo a contrastare.

SCUOLA

Un’iniziativa parlamentare che – rilanciando le ragioni e le proteste del movimento di protesta contro la Buona Scuola – impegni il governo ad aumentare nel 2016 di almeno lo 0,5% del PIL le risorse destinate alla scuola pubblica e all’università, finalizzandole al diritto allo studio, all’edilizia scolastica e all’offerta formativa e al raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 nel campo della lotta alla dispersione scolastica, al numero dei laureati e negli investimenti per la ricerca.

DIRITTI CIVILI

Ci impegniamo a lavorare insieme per introdurre nei prossimi mesi nel nostro ordinamento una legislazione innovativa – sul modello di quelle di diversi paesi europei che hanno già introdotto i matrimoni egualitari – sulle unioni civili che includa i diritti delle coppie gay a tutto raggio: dalla reversibilità della pensione alle adozioni, ecc. diritti equiparati in tutto a quelli delle coppie unite in matrimonio in forma civile o religiosa.

Ci impegniamo a promuovere e a difendere il diritto d’asilo e i diritti di cittadinanza dei migranti – contro ogni approccio securitario e discriminatorio – anche con politiche di accoglienza e di integrazione.

AMBIENTE E PACE

Ci impegniamo a promuovere, nell’ambito dei prossimi provvedimenti, misure volte a promuovere la riconversione ecologica dell’economia, la difesa del territorio, la lotta al dissesto idrogeologico, lo sviluppo della mobilità sostenibile e le energie rinnovabili. Ci impegniamo altresì – a partire dalla prossima legge di stabilità – a proporre la riduzione delle spese militari per sistemi d’arma, a partire dalla cancellazione del programma degli F35 e l’approvazione del progetti di legge di iniziativa popolare per l’introduzione della difesa nonviolenta nel nostro paese.

Le prime prove di questo nostro lavoro comune saranno la NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DEF e la LEGGE DI STABILITA’ del 2016. 

A tal fine ci impegniamo a consultarci e a presentare insieme proposte per ribaltare l’impostazione recessiva e regressiva delle politiche economiche del governo Renzi. Ci impegniamo perciò a presentare la NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DEF una mozione parlamentare che prospetti uno scenario di politiche macroeconomiche alternative a quelle mercantiliste e regressive portate avanti dal governo italiano. Ci impegniamo altresì a presentare emendamenti comuni alla LEGGE DI STABILITA’, volti a:

  • stanziare più risorse per gli investimenti pubblici e la riconversione ecologica dell’economia, il welfare, l’introduzione del reddito di dignità e politiche attive per un piano del lavoro, l’istruzione, la ricerca e l’innovazione
  • scongiurare altri tagli agli enti locali, alle regioni, al servizio sanitario nazionale e la revisione in senso regressivo del nostro sistema previdenziale
  • evitare il ricorso alle clausole di salvaguardia
  • attuare la spending review come forma di qualificazione e riallocazione della spesa e non unicamente come riduzione
  • indirizzare il taglio alla spesa pubblica solamente ad alcuni ambiti ben determinati: le grandi opere, le spese militari e gli F35, le agevolazioni fiscali alle imprese, ecc.
  • orientare le misure fiscali al sostegno del lavoro dipendente, delle micro e piccole imprese, delle partite IVA e a interventi di giustizia fiscale, colpendo in modo maggiore i grandi patrimoni e le speculazioni finanziarie (tobin tax).

Nella discussione sulla LEGGE DI STABILITA’ ci impegniamo a incalzare il governo perché liberi risorse per gli investimenti, ridiscutendo con le istituzioni europee i vincoli imposti dai trattati, scorporando dal calcolo del rapporto deficit-PIL le risorse destinate agli investimenti e prevedendo la possibilità di portare al 4% il rapporto deficit-PIL nel 2016.

Noi deputati e senatori ci impegniamo in questo confronto e lavoro comune nel 2015 che auspichiamo sia propedeutico – attraverso a costruzione di un nuovo soggetto politico, a partire da un processo che deve radicarsi nel territorio e nella costruzione di un progetto comune – a formare un unico gruppo parlamentare alla Camera e al Senato.